IL MIELE E IL DIABETE – ALIMENTAZIONE

Supriya Lal

2021 lug 19

8 min leggi

PREMESSA 

Se parliamo di diabete, il miele è un alleato vincente o un ingrediente dannoso per l’organismo già debole del soggetto? Scopriamolo assieme in questo articolo dedicato a uno degli alimenti base nel mondo. 

Il miele è un alimento molto noto che viene prodotto dalle api, dal quale prendono il nutrimento fondamentale nei mesi invernali o tra una fioritura e l’altra. Si tratta di un alimento immancabile in casa proprio perché questo semplice ingrediente ricopre molteplici utilizzi, tra cui l’uso culinario e la cura della pelle. Il miele in cucina ha un’azione conservante, come dolcificante nel caffè o nel the – sostituendolo allo zucchero – ma è anche un ottimo prodotto d’abbinamento per altre pietanze come i formaggi, regalandone prelibatezza estrema.

PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DEL MIELE

Le varietà di miele sono veramente infinite e vengono prodotte grazie alle diverse specie vegetali visitate da questi piccoli ma utilissimi insetti: vi è il millefiori così come il miele monofloreale che al suo interno dovrebbe comunque contenere nettari provenienti da più piante, dato che è impossibile le api accumulino nettare da un solo fiore. Grazie alla fioritura di raccolta del nettare, il colore potrà essere più intendo così come la sua consistenza, il suo sapore, le proprietà organolettiche ma anche il profumo potrà assumere aspetti sensoriali totalmente opposti. Abbiamo così l’aroma grazioso del miele d’acacia, un prodotto liquido e molto cristallino, per passare poi al profumo resinoso del tiglio, al gusto lattico della melata di eucalipto e abete. Il gusto del miele va da quello amaro (miele di castagno) a quello più delicato e floreale del miele agrumato. 

Ma vediamo i nomi dei mieli italiani più degni di nota: 

  • Miele millefiori, prodotto da molti nettari diversi, è un ottimo tonificante
  • Miele di acacia, è particolarmente liquido. Ha la tendenza a cristallizzare e il suo sapore è molto piacevole e richiama i sentori di vaniglia e zucchero a velo. Il suo colore è molto chiaro. Ha un forte potere antinfiammatorio e lassativo
  • Miele di acero, più scuro e consistente
  • Miele di agrumi (chiamato anche miele di Zagara), viene prodotto nelle aree degli agrumi come Lazio, Sardegna, Calabria, Basilicata e Campania. È prodotto dall’arancio, il bergamotto, limone, mandarino, cedro, clementine e pompelmo
  • Miele di corbezzolo, ha la peculiarità di essere molto amaro con una produzione abbastanza limitata. La fioritura autunnale – a volte con temperature più basse – non aiuta le api a raccogliere il nettare necessario. Le aree sono la Sardegna, la Toscana e la Corsica. Questo è uno dei mieli più rari ma anche costosi e pregiati
  • Miele di manuka, di origine neozelandese e australiana, ha molteplici effetti benefici. Già dall’antichità era considerato un miele in grado di prevenire disturbi e condizioni patologiche, grazie alle sue proprietà antibatteriche naturali. Previene i tumori, il colesterolo alto, riduce l’infiammazione sistemica, aiuta nei problemi gastrointestinali ed è un valido aiutante contro il diabete
  • Miele di tiglio, è noto per le sue proprietà calmanti, rilassanti e rinfrescanti
  • Miele di rosmarino, è considerato raro e nell’antica Roma veniva usato per addolcire il vino. È tipico della Puglia e della Sardegna e richiama i sentori floreali nel suo profumo
  • Miele di castagno, è un ottimo rimedio alla depurazione del fegato e dei reni. È in grado di combattere l’anemia e regola la circolazione sanguigna
  • Miele di tamerice, anche questo è molto raro e viene prodotto nelle località marine del sud Italia, dove le tamerici abbondano.

Ma veniamo ora ad analizzare i principali componenti di questo prodotto dorato:

  • Glucosio 35,75 g
  • Fruttosio 40,94 g
  • Acqua 17,1 g
  • Sali minerali

Come ben si può intendere dai dati appena descritti, gli zuccheri si aggirano attorno alla percentuale del 70/80%. Tra questi, i monosaccaridi (glucosio e fruttosio) dal 70% di presenza nei prodotti di melata, arrivano ad avvicinarsi al 100% nel miele da nettare. Il fruttosio risulta essere lo zucchero più presente nel miele ed è in grado di donargli un potere dolcificante ancora più alto rispetto allo zucchero raffinato. Lo zucchero del miele rappresenta una fonte di energia molto utile e duratura per il nostro organismo. Questo ingrediente naturale è un ottimo carburante per gli sportivi prima di svolgere l’attività agonistica, con un apporto calorico di 300 Kcal per 100 grammi. 

Rispetto al miele, lo zucchero raffinato è ricco di saccarosio, un composto di glucosio e fruttosio, ma non contiene vitamine e oligoelementi.

Tornando al nostro miele, vi sono contenuti:

  • Oligoelementi (rame, iodio, ferro, manganese, silicio e cromo soprattutto nei mieli con colore più scuro)
  • Vitamine (A, E, K, C, complesso B)
  • Derivati dell’acido caffeico
  • Enzimi
  • Sostanze batteriche quali l’acido formico
  • Sostanze antibiotiche come la germicidina.

Sono proprio queste ultime due tipologie a permettere una conservazione duratura del miele, con un effetto di disinfettante naturale.

CALORIE E VALORI NUTRIZIONALI DEL MIELE

Come è già stato accennato, le calorie contenute nel miele arrivano a 304 kcal per 100 grammi di prodotto.

Tra i valori nutrizionali al suo interno troviamo:

  • Proteine 0,3 g
  • Carboidrati 82,4 g
  • Zuccheri 82,12 g
  • Grassi 0 g
  • Fibra alimentare 0,2 g
  • Sodio 4 mg
  • Calcio 6 mg
  • Magnesio 2 mg
  • Fosforo 4 mg
  • Potassio 52 mg
  • Sodio 4 mg
  • Fluoro 7 mg
  • Vitamine < 2 mg

Da come si nota, le componenti racchiuse nel miele aiutano il sistema immunitario e hanno un’azione terapeutica di antibiotico naturale. Non a caso anche in cosmetica si utilizzano impacchi e maschere di questo alimento per dare un tocco di vita ai capelli e combattere varie patologie della pelle, tra cui l’acne.

I BENEFICI DEL MIELE (MA ATTENZIONE CON IL DIABETE!)

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In tema di benefici, il miele aggiunto a una tisana o al latte caldo, diventa un grande aiuto decongestionante per i problemi respiratori, come tosse e raffreddore. Le difese immunitarie vengono rafforzate e la sua azione è anche in grado di conciliare meglio il sonno. Altri benefici naturali vengono apportati al cuore, al fegato, ai reni e alle ossa. Il miele è indicato anche in gravidanza nel periodo della gestazione per aiutare la mamma e il bimbo dal punto di vista nutrizionale. Inoltre, dona un grande contributo alla potenza e alla resistenza dei muscoli nello sportivo.

Va ricordato che le proprietà altamente positive del miele non vanno intese come sostitutive dei medicinali in caso di infezioni gravi.

Oltre ai tantissimi rimedi naturali, il miele può provocare anche intolleranze e allergie a chi ne fa uso: primo tra tutti il nostro diabetico che risente negativamente dello stato troppo zuccherino del nostro protagonista. La soluzione è consumarlo con parsimonia e attenzione, non eccedendo le dosi consigliate dal diabetologo o dal proprio medico.

IL MIELE E IL DIABETE

Ma veniamo al caso specifico degli effetti del miele nell’organismo di un diabetico. Quando si cita nel diabete l’aggettivo “mellito”, si intende appunto dolce come il miele, con un riferimento ovvio al sapore dolce delle urine. Nonostante sia un dolcificante naturale e con ottime caratteristiche benefiche, l’80% dei suoi componenti sono rappresentati dagli zuccheri. Si potrebbe anche dire che un cucchiaino di miele contiene più glucosio di una bustina stessa di zucchero. 

Il diabetico deve ben badare alla quantità di miele da assumere, ma non per questo motivo va evitata a priori. Questo alimento ricco di vitamine e sali, può donare dei vantaggi al soggetto: la struttura dolcificante del miele può sostituire infatti lo zucchero, donando comunque dolcezza ai piatti/bevande. Tra i benefici per i diabetici, sembra che il miele apporti un innalzamento naturale dei livelli di insulina nel sangue, rendendo stabile il glucosio nell’organismo del paziente. Se ci troviamo di fronte a situazioni di diabete o prediabete, il miele risulta essere un’ottima alternativa allo zucchero. Nonostante ciò, la risposta glicemica a questi due ingredienti alimentari è la stessa ed è necessario dosare con cura la quantità di miele assunta.

In uno studio condotto su 50 diabetici di tipo 1, il miele ha avuto un effetto glicemico inferiore su tutti i soggetti presenti. 

Il miele risulta essere un ottimo ingrediente da includere con parsimonia nella dieta del diabetico, anche se prima della sua assunzione va consultato il parere di un medico che in base alla condizione clinica del soggetto, capirà se consentire o meno questo alimento al malato.

IL MIELE E LE PRECAUZIONI PER L’INDICE GLICEMICO

L’indice glicemico permette ai carboidrati assunti di aumentare i livelli di glicemia nel sangue. 

Il miele ha un indice glicemico pari a 61 (lo stesso IG del saccarosio, meglio conosciuto come zucchero da cucina) e come abbiamo spiegato nel paragrafo sopra, la sua assunzione va limitata e dosata costantemente per evitare ulteriori complicazioni alle persone affette da malattie gravi come il diabete. Essendo un elemento a indice glicemico medio, è consigliabile non superare i 25/50 grammi di miele al giorno (in un cucchiaio ci sono 10 grammi di prodotto, mentre in un cucchiaino 5 grammi).

LA FRUTTA E IL DIABETE

Il diabete non va sempre d’accordo con la frutta in generale. 

Sebbene le sue proprietà benefiche e i tanti vantaggi apportati da vitamine e sali minerali, a causa dei livelli troppo elevati di zucchero contenuti al suo interno, è raccomandato assumere la frutta con moderazione (circa 350 grammi al giorno per un soggetto diabetico medio). 

I soggetti affetti da diabete dovrebbero evitare banane, fichi freschi, uva e la frutta essiccata. Il resto della frutta può essere consumato ma bisogna fare attenzione questa sia fresca e non sottoforma di succo industriale, dove vengono aggiunti zuccheri o edulcoranti artificiali. 

Ma vediamo nel dettaglio tutti i tipi di frutta che un diabetico può gustare in tranquillità:

  • Kiwi
  • Agrumi
  • Ananas
  • Anguria
  • Pere
  • Pesche e Albicocche
  • Mele
  • Melone
  • Mandarini
  • Fragole
  • Frutti di bosco.

Ricapitolando, il miele così come tanti altri frutti apporta ottime proprietà all’organismo di un diabetico, nelle giuste proporzioni assunte, ma è sempre preferibile chiedere consiglio a un diabetologo per rendere la dieta il più personalizzata possibile.

Scritto da

Supriya Lal

Supriya Lal è una dietologa di New York. Ha completato il tirocinio nel Sistema Ospedaliero dell'Università di Duke, e ha interessi specifici nella terapia nutrizionale personalizzata, nell'assistenza nutrizionale e nella sostenibilità legata al cibo e alla nutrizione. Attualmente, Supriya sta completando la Laurea magistrale in Sanità pubblica all'Università di New York.

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